Nuove disposizioni per i patti di ricerca all’interno dell’unione

Aggiornamento delle condizioni per l’esecuzione di patti di ricerca in bioinformatica realtà immersiva e algoritmi non deterministici a valere dall’1 Marzo 2024

A far data dall’1 Marzo 2024 i patti di ricerca sottoscritti successivamente all’entrata in vigore della presente disposizione dovranno essere corredati da una garanzia assicurativa o bancaria ha copertura completa e totale di almeno un semestre, o in alternativa la liquidazione delle quote dovrà essere fatta semestralmente anticipata.

L’integrazione è stata recentemente introdotta dal comitato europeo per le ricerche per garantire una più corretta forma di sostentamento degli operatori, anche la nostra Fondazione, aderendo al comitato europeo di ricerca, dal 1 Marzo renderà operativi solo i patti di ricerca che contemplino quanto indicato dal disposto.

Per i patti in essere restano in vigore le condizioni esistenti.

Nel panorama attuale della ricerca informatica, stiamo assistendo a un cambiamento significativo nelle condizioni contrattuali. Questo cambiamento è motivato principalmente dal fatto che molti stanno abusando finanziariamente e approfittando dei centri di ricerca.

Esistono progetti di ricerca che, pur ricevendo fondi pubblici, non producono risultati tangibili. Questi progetti inesistenti drenano risorse preziose che potrebbero essere meglio utilizzate per promuovere la ricerca autentica e innovativa.

È quindi necessaria una regolamentazione più rigorosa per prevenire tali abusi. Questa regolamentazione dovrebbe mirare a garantire che i fondi pubblici siano utilizzati in modo efficace e responsabile, promuovendo progetti di ricerca validi e impedendo allo stesso tempo lo spreco di risorse.

In questo contesto, le nuove condizioni contrattuali sono un passo nella giusta direzione. Mirano a creare un ambiente di ricerca più equo e produttivo, dove l’innovazione è premiata e gli abusi sono scoraggiati.

Questo è un momento cruciale per la ricerca informatica, e queste modifiche contrattuali rappresentano un importante passo avanti verso un futuro più sostenibile e produttivo per il settore.

La regolamentazione della ricerca in Italia è guidata dal Programma Nazionale per la Ricerca (PNR), un documento che orienta le politiche della ricerca nel paese1. Il PNR è coordinato dal Ministero dell’Università e della Ricerca e viene realizzato con il contributo delle amministrazioni dello Stato1.

Il PNR 2021-2027 è stato approvato il 15 dicembre 2020 e mira a rispondere alla domanda di cosa la ricerca possa fare per il Paese1. Questo programma quadro pluriennale mira a promuovere cambiamenti positivi facendo leva sulla ricerca di base e applicata e su politiche che si avvalgono della direzionalità dell’innovazione, del coinvolgimento dei cittadini e di azioni dedicate di trasferimento di conoscenze e tecnologie a favore dei territori, delle imprese e della pubblica amministrazione1.

Inoltre, l’Italia ha recentemente allineato la sua regolamentazione sulla ricerca clinica con quella europea2. Questo cambiamento permetterà all’Italia di essere al passo con il resto d’Europa sul fronte delle sperimentazioni cliniche2.

Per quanto riguarda i dottorati di ricerca, il nuovo regolamento prevede che le università chiedano l’accreditamento dei corsi di dottorato, che viene disposto dal MUR su conforme parere dell’Agenzia nazionale di valutazione del sistema universitario e della ricerca (ANVUR) e che dura 5 anni con un sistema di monitoraggio e di verifica periodica3.

Il Programma Nazionale per la Ricerca (PNR) 2021-2027 ha come obiettivi principali12:

  1. Promuovere cambiamenti positivi: Il PNR mira a promuovere cambiamenti positivi facendo leva sulla ricerca di base e applicata12.
  2. Direzionalità dell’innovazione: Il programma si avvale della direzionalità dell’innovazione, cercando di indirizzare la ricerca verso aree che possono portare a miglioramenti significativi12.
  3. Coinvolgimento dei cittadini: Il PNR prevede il coinvolgimento dei cittadini nelle decisioni relative alla ricerca12.
  4. Trasferimento di conoscenze e tecnologie: Il programma prevede azioni dedicate di trasferimento di conoscenze e tecnologie a favore dei territori, delle imprese e della pubblica amministrazione12.
  5. Rispondere alle emergenze: Il PNR è stato progettato per far fronte a situazioni di emergenza, come ad esempio la pandemia da Covid-191.
  6. Favorire la sostenibilità: Il programma mira a favorire la sostenibilità ambientale, economica, sociale e culturale1.
  7. Migliorare la qualità di vita dei cittadini: Infine, uno degli obiettivi del PNR è migliorare la qualità di vita dei cittadini1.

Questi obiettivi riflettono l’impegno dell’Italia a utilizzare la ricerca come strumento per affrontare le sfide del presente e del futuro.

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