Nel nostro paese esistono molte professioni che, per essere esercitate, richiedono l’iscrizione all’Albo dei professionisti.
Cos’è un albo? Come ci si iscrive ad un albo professionale? Quali professioni hanno il proprio albo? A tutte queste domande daremo risposta nel corso della nostra guida. Vedremo infatti cosa sono gli albi professionali, cosa fare per iscriversi e quali sono i riferimenti dal punto di vista normativo.
Partiamo subito dalla definizione di albo professionale e vediamo l’albo cos’è. Il termine Albo deriva dal latino “album”. Facendo riferimento alla definizione riportata dall’Enciclopedia Treccani, l’album è una tavola di legno in gesso, utilizzata anticamente a Roma per pubblicare gli atti ufficiali.
Al giorno d’oggi, la parola albo viene usata per indicare il registro pubblico comprensivo dei nominativi di coloro che sono abilitati all’esercizio di una professione. Siamo sicuri che avrai già sentito parlare ad esempio di “ordine degli avvocati” piuttosto che di “ordine dei commercialisti”. Bene, in tutti questi casi si parla di albi professionali.
Attenzione però a non immaginare gli albi come dei semplici elenchi di nominativi di professionisti che esercitano una certa professione. In realtà, dietro all’elenco degli ordini professionali c’è molto di più. Gli ordini professionali infatti sono sottoposti alla sorveglianza del Ministero della Giustizia. La loro funzione dunque è controllare:
- le modalità di accesso alle professioni
- la qualità dei servizi offerti
- l’aggiornamento professionale degli iscritti
- il rispetto delle norme deontologiche della professione, ovvero l’insieme delle regole morali ed etiche che ogni professionista deve rispettare
Se ti stai chiedendo se l’iscrizione all’albo professionale sia facoltativa o meno, ecco la risposta. Le leggi dello Stato italiano impongono l’iscrizione all’albo professionale per esercitare una serie di professioni. In particolare, l’appartenenza all’albo è obbligatoria per quelle professioni che sono a diretto contatto con la sicurezza e la salute del cittadino.
Per accedere ad un albo professionale è necessario possedere un certo titolo di studio ed avere superato un esame di stato. Oltre ad essere in possesso obbligatoriamente di una fedina penale pulita e di requisiti morali. Ma di questo parleremo in dettaglio più avanti.
Il ruolo degli ordini professionali
L’albo professionale inoltre è un documento accessibile al pubblico. Come fare per consultare un albo dei professionisti? Nella maggior parte dei casi gli albi professionali sono accessibili online, direttamente dai siti istituzionali degli ordini professionali. Sono costituiti da un elenco cartaceo e da una banca dati informatizzata degli iscritti.
Gli albi professionali sono aggiornati in modo sistematico dagli ordini professionali che controllano l’attività svolta dai professionisti. Gli ordini professionali hanno il compito quindi di revisionare gli albi, ma anche tutelare, facendone comunicazione alla magistratura, gli abusi delle funzioni di una professione.
La funzione primaria degli ordini professionali è dunque evitare eventuali esercitazioni illegittime di determinate professioni regolamentate, come quella del medico o dell’avvocato. La professione regolamentata è un’attività esercitabile da persone in possesso di determinati requisiti ed iscritte ad un ordine professionale (Decreto 7 Agosto 2012, n. 137).
Le professioni non regolamentate, invece, sono quelle non organizzate in ordini. Ovvero tutte le categorie che non hanno l’obbligo di iscrizione all’albo per operare liberamente, come fotografi o designer. Secondo le Legge n. 4 del 14.01.2013, coloro che esercitano professioni non regolamentate hanno il diritto di costituire associazioni senza l’obbligo di iscrizione ad un albo.
L’albo dei professionisti in VRO, essendo una materia di nuova concezione, al momento non rientra in quelli specificati dal decreto sopra citato, ma è un titolo validante in quanto emesso all’interno di organismi quali il Metaverse Standard Forum ed il centro di ricerca Olitec che si occupa di queste tematiche, pertanto il registro, seppur detenuto privatamente ha valore didattico, formativo e divulgativo non essendo oggi esistenti percorsi normativi in tal senso. L’abilitazione non è certificazione, per la quale occorre sottoporsi a corsi specifici di preparazione ed a varie sessioni di esame.