Ospedali nella VRO, sensori virtuali e nuove prospettive

Articolo scritto con il spporto di Assembly Sm2p iA

oggi parleremo di ospedali, in particolar modo affronteremo due aspetti la virtualizzazione dell’ospedale completa per offrire dei servizi interni ed esterni alla struttura da parte del  paziente, ma anche degli i medici.

E poi parleremo dei sensori virtualizzati, ovvero la possibilità di ricostruire un un ospedale virtualmente e avere la possibilità di potersi muovere al suo interno attraverso delle guide degli aiuti o delle informazioni che non ci obbligano a diventare gli archeologi ospedalieri, quindi a scoprire i corridoi dove portano, ma che ci aiutano attraverso il nostro telefono cellulare, delle nostre tasche. E un domani. Attraverso degli occhiali, in realtà aumentata che ci aiutano a muoverci dandoci dei segnali all’interno della struttura.

Il mondo della sanità è sicuramente 1 dei mondi principali e più importanti attraverso i quali noi operiamo. Giornalmente? E ci dà la possibilità di valutare quelle che sono delle esigenze pratiche reali che le persone, se possono avere devono avere. Oggi difatti noi abbiamo moltissimi, moltissime perdite di tempo per quanto riguarda la nostra gestione della nostra sanità personale.

E queste perdite di tempo si trasformano i malumori di servizi e quant’altro, quando invece magari il personale cerca in ogni modo di poter soddisfare quelle che sono le esigenze di ciascuno ecco. L’ospedale invero con i sensori virtualizzati può essere una risposta a questo. Perché? Perché ci permette di da una parte fruire di una gran parte di servizi senza doverci recare presso il centro ospedaliero.

E dall’altra parte, invece, la possibilità di poter offrire al paziente delle esperienze intraospedaliere ed extraospedaliere che fino a ieri erano sostanzialmente impensabili da questo punto di vista. E allora ci facciamo aiutare da un po di grafica, perché in questi casi, se sempre può essere effettivamente molto utile per per valutare il da farsi. Che cosa che cosa ci può aiutare a fare diciamo il nostro ospedale nella vero? Be, in realtà ci può aiutare a fare molte cose, perché può essere un aiuto interno all’ospedale.

E noi possiamo posizionare all’interno dell’ospedale una serie di sensori senza andare a posizionare fisicamente alcunché. Che cosa vuol dire? Vuol dire che se fino a ieri noi ragionavamo sul posizionamento di sensori fisici che magari potevano dialogare col blu tut del nostro telefono per dirci spostati di qui, spostati di là, muoviti di qui, muoviti di là. Oggi invece, all’interno dell’ospedale invero come questa simulazione all’interno dell’ospedale in vero? Io posso far parlare l’ospedale all’interno con l’ospedale all’esterno.

Che cosa significa? Significa che io posso muovermi all’interno della struttura in maniera fisica o digitale. E lo posso fare senza muovermi da casa e avere tutti quei ritorni e servizi che potrebbero servirmi quando vado. Facciamo un esempio molto semplice.

Io devo prenotare delle visite, degli esami e quant’altro. E questa prenotazione di visite, esami e quant’altro. Io la faccio magari attraverso l’ospedale.

Quindi entro parlo con il coop dialogo con lui parlo con l’avatar dell’operatore, prenoto l’esame, faccio tutto questo percorso paga mio ticket in Italia, faccio tutto questo percorso che normalmente devo fare fisicamente, che d’impegni a moltissimo tempo e diciamo questo è solamente una parte della mia vita di rapporto con un ospedale. Quando entro nel meccanismo d’uso dei servizi dell’ospedale, è chiaro che dall’altra parte io che ho posso avere all’interno dell’ospedale degli aiuti con dei pannelli visuali che mi permettono di poter visualizzare l’ospedale in una maniera completamente differente rispetto a quella che sono abituato oggi a vedere, ovvero con degli aiuti digitali. E questi aiuti digitali possono essere il mio cellulare che attraverso delle funzionalità analoghe a quelle di un Google Maps, mi permette di orientarmi all’interno del del Centro Ospedaliero e mi permette di orientarmi all’interno del Centro Ospedaliero anche attraverso dei segnali grafici che possono comparire sul mio apparecchio.

Questa sperimentazione che noi stiamo portando avanti da tempo dei nostri protocolli ospedalieri che sono pubblicati sul sito che trovate sopra in un White Paper, è una sperimentazione che abbiamo iniziato da lontano. L’abbiamo iniziata con dei partner americani esperti nel settore sanitario che hanno appoggiato lo sviluppo di una serie di applicazioni sui nostri protocolli. Qual è il vantaggio che si sta ottenendo in questa sperimentazione? Be, il vantaggio sostanzialmente che il paziente è molto più autonomo nella gestione della sua sanità, sia quella ospedaliera.

Come possiamo vedere da questa banale infografica, abbiamo una marea di informazioni che il paziente può ottenere semplicemente muovendosi all’interno dell’ospedale. Ma sia dell’ospedale reale. Ma le stesse informazioni le trova anche all’interno dell’ospedale virtualizzato.

Quindi indosso il mio caschetto da casa, passeggio nel mio ospedale, vado a vedere le visite quando sono libere, parlo con l’operatore, magari faccio un preconsulto con un operatore di filtro che mi aiuta in casi particolari, ad orientarmi meglio e magari faccio anche un incontro con il medico. Abbiamo visto prima, abbiamo visto anche in tante altre sperimentazioni fatte nel mondo della sanità da parte del nostro laboratorio. Magari mi porto nei confronti del medico a avere un pre incontro, un incontro preparatorio che magari può migliorare l’attività del medico e migliorare anche la mia qualità di fruizione del servizio sanitario.

E da qui nasce tutta l’esigenza della del trasferimento delle informazioni all’interno della vero. Quindi immaginiamo di camminare in un ospedale digitale, indossiamo il nostro visore e ci ritroviamo anche all’interno dei reparti di questo ospedale. E quindi non diventa solo 1 strumento di aiuto al paziente che dall’esterno arriva all’interno, ma attraverso i protocolli sanitari che sempre sono pubblicati e sono visibili.

Io posso permettere l’input e l’output di informazioni. Per esempio, a macchinari abbiamo visto un carrello automatizzato, ma possono esserci molte altre informazioni che possono essere condivise all’interno del Vr e all’interno dell’area. Possono essere visionate anche da altri professionisti che magari in quel momento devono partecipare in quel determinato momento di verifica.

Quindi apriamo la possibilità di estendere la sanità a 360 gradi, senza limiti territoriali, e diamo dall’altra parte la possibilità alle persone di poter vivere in maniera autonoma, in maniera diretta anche la gestione della loro parte ospedaliera. Quindi l’innovazione nel mondo della sanità è un’innovazione importante che ci porta a diciamo ottenere dei risultati effettivamente importanti che aiuteranno il paziente in futuro a migliorare la qualità della fruizione dei servizi sanitari e a migliorare anche quella che è la reale percezione dell’impegno che i sanitari tutti i giorni profondono nelle loro attività con tanto passione. Io vi ringrazio vi rimando alla prossima puntata ci sentiremo durante la fiera Didacta.

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