L’apprendimento 4.0 e oltre

Il futuro dell’apprendimento nel Metaverso 

La pandemia COVID-19 ha generato enormi cambi in diversi settori della società, l’educazione è uno di quelli che ha dovuto adattarsi in modo più rapido alle restrizioni imposte dall’emergenza. La formazione a distanza, attraverso il supporto delle tecnologie digitali ha offerto diverse soluzioni in risposta a questa crisi.

Alcuni sostengono che l’educazione virtuale non dovrebbe ergersi a modello educativo prioritario, sicuramente l’educazione in presenza non dovrebbe essere sostituita totalmente con l’educazione virtuale, però può offrire una valida alternativa, può essere utilizzata come modello per integrare i processi di apprendimento tradizionali. Una delle sfide più difficili dell’apprendimento a distanza durante la pandemia è stata quella di rendere le lezioni partecipative e collaborative, visto che la pandemia ha obbligato gli studenti a separarsi dai propri compagni e dai propri docenti.

La sfida che il mondo della formazione si trova a dover affrontare è quella di dover integrare nei programmi educativi modalità di apprendimento a distanza con modalità in presenza. Questa integrazione deve avere come obiettivo quello di raggiungere soluzioni pedagogiche più inclusive.

Come il Metaverso potrebbe risolvere questi problemi nell’apprendimento a distanza? Attraverso la tecnologia della realtà virtuale (VR) e della realtà aumentata (AR) si pone come obiettivo quello di generare un incontro tra le persone in spazi virtuali condivisi, dove poter sviluppare progetti formativi di apprendimento attivo e collaborativo. L’utilizzo della realtà virtuale e della realtà aumentata ha dato ottimi risultati nel campo dei videogiochi, come abbiamo visto.

Nell’insegnamento ci sono esperienze in cui è stata utilizzata la realtà virtuale e la realtà aumentata, tuttavia il concetto di Metaverso, comporta un ulteriore passaggio. L’esperienza immersiva è più attraente, persuasiva e contribuisce ad un apprendimento differente.

Uno dei settori educativi che ha risentito maggiormente delle restrizioni, dovute alla pandemia, ha riguardato tutti quei percorsi educativi che in una situazione di apprendimento tradizionale si svolgono all’interno di laboratori pratici specializzati. Grazie all’utilizzo di un mondo virtuale immersivo si potrebbero ottenere risultati entusiasmanti potenzialmente superiori all’utilizzo di laboratori pratici fisici. Gli studenti di qualsiasi parte del mondo utilizzando tecnologie di realtà virtuale e realtà aumentata potranno entrare in laboratori di fisica o chimica, entrare in centrali nucleari, in reattori nucleari, fare pratica in una cabina d’aereo in pieno volo, grazie al Metaverso si potranno riprodurre esperienze per i discenti al di fuori dell’aula, al di fuori degli istituti formativi, addirittura al di fuori del pianeta. Gli studenti di medicina potranno praticare operazioni virtuali e gli ingegneri vedranno in tempo reale come si svilupperà il loro progetto. Studenti di astronomia avranno la possibilità di guardare da vicino una collisione tra galassie, la lezione di storia dell’arte si potrà tenere all’interno di luoghi come la Cappella Sistina.  Imparare la storia dell’antico Egitto o le gesta dell’Antica Roma vivendole in prima persona, può risultare un’esperienza di apprendimento decisamente più impattante rispetto alla tradizionale trasmissione di conoscenze docente-discente.

L’istruzione dovrebbe essere un ambiente dove l’innovazione al suo interno ricopre un ruolo primario, il Metaverso deve essere uno strumento per il miglioramento degli ambienti di apprendimento.

Durante la pandemia abbiamo visto come l’influenza della tecnologia dinamizza la vita delle persone e della società, convertendosi in un asse centrale per il progresso educativo. Le istituzioni educative dovrebbero tenere come priorità lo sviluppo di nuovi sistemi tecnologici e nuove piattaforme che si integrino con l’apprendimento in presenza, al fine di sviluppare infinite possibilità di apprendimento pratico e attivo per formare studenti con maggiori competenze. Obiettivo della formazione deve essere quello di abbracciare tecnologie innovative che aiutino gli studenti ad aumentare le proprie capacità e competenze per affrontare nel miglior modo possibile il futuro, un futuro che sarà senza dubbio tecnologico e cybernetico.

L’educazione nel Metaverso potrà essere estremamente rivoluzionaria, l’educazione come la conosciamo oggi spesso risulta limitata, lenta e spesso noiosa; il Metaverso potrebbe superare tutte queste difficoltà, trasformando l’apprendimento in un oceano infinito di esperienze, capacità cognitive e intellettuali.

Le Università e gli istituti di formazione avranno la possibilità di aprire i propri campus direttamente nel Metaverso.

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